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Avere il sangue blu, un simbolo di nobiltà

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Omaggio a Elisabetta II del Regno Unito

Come spesso amiamo sottolineare è ampia la nostra attenzione verso l’attualità nonché i comuni valori di collaborazione tra i popoli, rispetto delle norme civili e così via…

Immaginiamo che lo scorso otto settembre siano stati molti i donatori con il fiato sospeso e una speranza spezzata da un comunicato:

“Sua Maestà è morta pacificamente questo pomeriggio a Balmoral.
Il nuovo Re e la Regina consorte rimarranno a Balmoral stasera e torneranno domani a Londra”

Abbiamo pensato a lungo su come dedicare anche noi alcune parole a un idolo mondiale come la regina Elisabetta II del Regno Unito e alla fine un’affermazione: da sempre il sangue blu è simbolo di nobiltà.

Una nobiltà d’animo che assume ciascun donatore con la scelta di essere avisino.
Il prezioso liquido è blu in ciascun essere umano: il sangue deossigenato (di colore rosso scuro) attraverso le vene assume la curiosa colorazione.

Da sempre questa caratteristica è sinonimo di una prestigiosa posizione sociale grazie alla spagna poiché i suoi nobili scorgevano le vene blu sotto la pelle chiara a contrario delle braccia scure di chi lavorava la terra.

Alla fine di questa riflessione è nata l’occasione per rinnovare un grazie per il nobile gesto compiuto dai donatori ogni volta che si presentano in sede e allo stesso tempo rivolgere un pensiero a una donna “storicamente” dal sangue blu: la regina d’Inghilterra emblema di due secoli di storia mondiale.

Un importante capitolo di storia si è chiuso e anche noi, come tutti, guardiamo con curiosità al futuro.